Oltre 30 milioni dalla Regione per la sicurezza delle residenze per anziani

Come sappiamo, le residenze dedicate agli anziani, quali possono essere case di riposo, case di cura e residence attrezzati, sono considerate tra i luoghi più a rischio per la diffusione del Coronavirus e l’epidemia di Covid 19.

Molto spesso sono infatti stati individuati focolai di infezione proprio all’interno delle case di riposo, con la necessità di instaurare misure restrittive, bloccando la possibilità dei familiari di recarsi in visita agli ospiti, effettuando interventi di sanificazione e pulizia e utilizzando dispositivi di protezione efficaci sia per il personale che per i residenti

Un costo non indifferente che deve essere sostenuto dalle strutture stesse. La Regione Emilia Romagna ha deciso nello scorso dicembre di destinare oltre 30 milioni di euro proprio a questo progetto: all’acquisto di tutto il materiale utile per proteggere gli anziani ospitati all’interno delle residenze sanitarie accreditate e gli operatori sanitari che li assistono.

Questo articolo è stato ricavato da una notizia pubblicata sul sito dedicato agli avvenimenti e alla cronaca di Reggio Emilia e della regione Emilia Romagna, dove è possibile trovare il testo originale, oltre a molte altre news riguardanti il territorio emiliano.

Un investimento dedicato all’acquisto di risorse per contenere i contali

Nelle case di riposo, e nelle residenze per anziani in genere, si verificata spesso la diffusione del Covid 19, provocando vere e proprie epidemie tra i residenti e il personale sanitario. Per tale ragione è stato necessario applicare misure molto rigide, e in particolare impedire le visite dall’esterno, con l’impossibilità, quindi, da parte dei famigliari di recarsi a trovare gli ospiti.

Purtroppo, all’interno delle strutture di questo tipo, le infezioni si propagano molto rapidamente e facilmente, provocando spesso numerose vittime, e coinvolgendo anche le persone provenienti dall’esterno. Evitare quindi le visite è una prima misura di prevenzione, alla quale si aggiunge l’utilizzo abituale, da parte dei residenti e del personale sanitario, dei dispositivi di protezione individuale. Camici monouso, mascherine filtranti e guanti devono essere usati regolarmente dagli operatori sanitari e in parte anche dagli ospiti, per cercare di contenere al  massimo il rischio di contagio.

Riconoscimento del lavoro svolto dagli operatori sanitari

La regione Emilia Romagna ha messo a disposizione delle strutture per anziani private e accreditate circa 25 milioni di euro per acquistare tutti i dispositivi di protezione individuale necessari a garantire un’efficace protezione: mascherine certificate, camici e guanti monouso.

È stato inoltre previso un indennizzo di crica 7 milioni di euro per le strutture che, in base alle disposizioni regionali, avessero dovuto allestire un reparto Covid senza poi utilizzarlo.

Un altro provvedimento economico in programma è quello di aumentare lo stipendio agli operatori sanitari, adeguando i compensi agli sforzi che il personale di queste strutture è costretto a sopportare.

Oltre naturalmente ad impegnarsi per reperire e assumere personale qualificato e potenziare così la presenza di infermieri e operatori sanitari, una scelta indispensabile per poter affrontare il periodo di epidemia con le misure adeguate, permettendo ad esempio di effettuare i tamponi rapidi anche sui famigliari degli ospiti al fine di autorizzarne le visite.